L’ombra di ognuno: Mélanie Rutten e il momento della crescita
I bambini hanno fretta di crescere, è un inevitabile punto in comune. Hanno fretta di crescere mentre i genitori vorrebbero prenderli al lazo e rallentarli il più possibile, anche se poi li lasciano andare, perché sanno che possono solo esserci in caso di bisogno ma ogni figlio deve poter vivere la propria vita, in autonomia.
Questo concetto di cambiamento, crescita, distacco è davvero difficile da presentare in una storia per bambini. Solitamente, infatti, ogni bambino vive quest’aspetto in maniera diversa, ma non è consapevole di viverlo, come spesso non è consapevole che sta crescendo.
L’ombra di ognuno
L’ombra di ognuno di Mélanie Rutten (traduzione di Sara Saorin, Camelozampa, finalista Premio Andersen 2021 categoria 6/9 anni) è un complicato albo illustrato con un potenziale enorme, capace di presentare crescita e difficoltà sotto forma di fiaba per bambini, ma non solo.
In un’ambientazione onirica, decisamente particolare, presentata solo attraverso le illustrazioni a inchiostro di china e acquarelli ma mai descritta, troviamo diversi personaggi, animali umanizzati, e un soldato.
Ogni protagonista del racconto sta attraversando un momento particolare, un cambiamento: il Coniglietto ha appena lasciato il padre adottivo il Cervo; il Gatto appare in tutta la sua adolescenza; il Cervo ha paura e non vuole lasciar andare il Coniglietto; il Libro parla, parla, parla e sembra aver paura del silenzio. L’Orsa e l’Ombra vegliano e accompagnano, e infine il Soldato – a mio avviso il personaggio chiave del racconto: un soldato irruente, complesso, articolato, sorprendente, e forse il personaggio che maggiormente evolve durante la storia – perde la maschera e affronta il cambiamento in un modo nuovo.
Ma non prendete questa descrizione come assoluta verità. L’ombra di ognuno si presta a tante diverse interpretazioni, a discussioni e illusioni. Avvolge e contemporaneamente stimola la creatività e il pensiero, perché nulla è come sembra e il lettore è obbligato a ragionare fuori dagli schemi per trovare la propria particolare spiegazione.
«Quand’è che si sa di essere diventati grandi?» chiede il Coniglio.
«Quando si sa fare e disfare i nodi» dice il Soldato.
«No, quando si è innamorati» risponde il Gatto.
Il Coniglio pensa che sia quando si è capaci di costruire una casa.
I libri finalisti del Premio Andersen 2021
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2021:
- Gli inadottabili di Hana Tooke – illustrazioni di Ayesha L. Rubio – traduzione di Giulia De Biase, Rizzoli – finalista sezione Miglior libro oltre i 12 anni.
- Io sono foglia di Angelo Mozzillo – illustrazioni di Marianna Balducci, Bacchilega – finalista sezione Miglior libro 0-6 anni.
- Jip e Janneke – Amici per sempre di Annie M. G. Schmidt e Fiep Westendorp – traduzione di Valentina Freschi, LupoGuido – finalista sezione Miglior libro 0-6 anni.
- Murdo di Alex Cousseau – illustrazionie di Éva Offredo – traduzione di Simone Barillari, L’ippocampo Ragazzi – finalista sezione Miglior libro 6-9 anni.
- Passeggiata col cane di Sven Nordqvist, Camelozampa – finalista sezione Miglior libro senza parole.
Review Overview
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Le fasi della crescita
Una storia diversa, anche se dal ritmo classico, capace di aprire nuovi orizzonti e di portare il lettore verso nuove scoperte.