La bocca dell’Adda, poetico albo di Franca Cavagnoli
Per me l’Adda è sempre stato solo uno degli affluenti di sinistra del Po. Per Beatrice, la giovane protagonista di questo albo illustrato, è un luogo avventuroso, familiare ed estraneo al tempo stesso che racconta il passato, il presente e l’alternarsi delle stagioni.
La bocca dell’Adda, scritto da Franca Cavagnoli, illustrato da Giovanni Emilio Cingolati, edito da Orecchio Acerbo e finalista al Premio Andersen nella categoria Miglior Albo illustrato, è un testo suggestivo, avventuroso e poetico.
La bocca dell’Adda
Beatrice in estate frequenta il fiume con il fratello, in barca, ed ama ascoltarlo diventare sempre più rumoroso via via che si avvicina al punto in cui si getta nel Po, dove non si sa più se sono le acque dell’Adda che entrano nel Po o quelle del Po che risalgono l’Adda.
È un posto pericoloso per loro, che devono accontentarsi di ammirare l’incontro tra i due fiumi dall’argine, dopo aver legato la loro barchetta in acque più tranquille. Anche rientrare a casa lungo l’argine, tra le erbe alte, potrebbe essere pericoloso…Beatrice teme di fare la fine di Euridice finendo nell’Adda invece che nell’aldilà.
In inverno Beatrice si fa accompagnare al fiume dal nonno, che, come lei, vede un airone volare dove gli altri vedono solo un sasso. Tra le pieghe del suo tabarro, sulla canna della bicicletta osserva un paesaggio tanto diverso da quello estivo, che la attrae e la impaurisce, nascondendo chissà quali segreti sotto la tavola d’argento che si confonde con il cielo.
Le illustrazioni di questo albo sono magnifiche e accompagnano il lettore a scoprire come il fiume modifica il paesaggio estivo e invernale, cambiando le vedute: dall’alto, a pelo d’acqua, nelle profondità che nascondono le paure di ognuno di noi. Le immagini ricalcano e completano la poesia e la suggestione del testo, evidenziando le contrapposizioni tra estate e inverno, secca e piena, infanzia e vecchiaia, attrazione e paura, profondità e altitudine, rumore e silenzio.
Un albo che incanterà grandi e piccoli, perché gli albi di spessore sanno parlare proprio a tutti.
I libri finalisti del Premio Andersen 2023
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2023.
Miglior libro 0-6 anni
- Tancho di Luciano Lozano, traduzione di Diego Fiocco, L’ippocampo
- Tutti lo hanno visto! di Margaret Wise Brown, fotografie di Ylla, traduzione a cura della redazione, Orecchio Acerbo
Finalisti come miglior libro 6-9 anni
- Jole di Silvia Vecchini, illustrazioni di Arianna Vairo, Topipittori
- Morris di Bart Moeyaert, illustrazioni di Sebastiaan Van Doninck, traduzione di Laura Pignatti, Sinnos
Miglior libro 9-12 anni
- Sotto lo stesso tetto di Chris Raschka, traduzione di Francesco Piperno, Biancoenero
Finalisti come miglior libro oltre i 12 anni
- L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart, traduzione di Aurelia Martelli, Giralangolo
Miglior libro di divulgazione
- Blu di Cristiana Valentini, Editoriale Scienza
- La mano di Magda N. Garguláková, illustrazioni di Vítězslav Mecner, traduzione di Federico Taibi, La Margherita
Finalisti miglior libro fatto ad arte
- Il bigliettino di Pilar Serrano Burgos, illustrazioni di Daniel Montero Galán, traduzione di Giulia Giorgini, Kalandraka
Miglior libro illustrato
- Il mondo è rosso di Britta Teckentrup, traduzione di Sante Bandirali, Uovonero
Finalisti miglior libro senza parole
- Avventura nel Regno di Porcellana di Katerina Illnerova, Carthusia
- Il cappello di Paolo Ventura, Topipittori
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Suggestivo, avventuroso e poetico