Fiori di città: JonArno Lawson narra senza parole come colorare il mondo

A volte le parole non sono necessarie. Possiamo provare a inserirle noi, a raccontare mentre osserviamo le immagini, o possiamo semplicemente guardare e assaporare ogni disegno in rispettoso silenzio.
Fiori di città di JonArno Lawson e illustrazioni di Sydney Smith (Pulce edizioni, finalista Premio Andersen 2021 nella categoria Miglior libro senza parole), pretende rispetto e chiede attenzione. Perché sfogliandolo non possiamo fare altro che riflettere, catturare ogni dettaglio, ogni filo narrativo e stupirci, riempirci di meraviglia, per la storia e il ritmo narrativo che propone.
Non servono parole alla protagonista di questo albo, perché pagina dopo pagina riesce a conquistarci e a donare colore alla vita con semplici gesti gentili. A rapirci per semplicità e desiderio di vivere e di cambiare il mondo, passo dopo passo.
Fiori di città

In uno sfondo grigio, cittadino e caotico intravediamo una bambina con un cappotto rosso mentre passeggia tenendo per mano un uomo, suo papà.
L’uomo è distratto dal telefono, dalle parole, dai rumori in sottofondo, mentre la bambina osserva con estrema tenacia ogni dettaglio che la circonda. E lì, nascosti tra un palo e le ruote di una bicicletta la sua attenzione viene catturata da due semplici fiori gialli. Talmente piccoli da passare inosservati.
Cammina la nostra incredibile protagonista. E scopre altri fiori infilati nelle crepe di un muro, quasi a voler sfidare la forza di gravità e l’uomo. La bimba si arrampica e raccoglie, e mentre i colori attirano la sua attenzione, le tavole grigie iniziano a mostrare qualche timido colore, come a volerci indicare un briciolo di speranza.
Nel cammino un uccellino morto in mezzo al vialetto attira la sua attenzione: potrebbe piangere la bambina, chiedere spiegazioni, o nascondere alla vista quel piccolo freddo corpo. E invece dei meravigliosi fiori vengono appoggiati accanto a lui, e il colore trova finalmente spazio.

Anche l’uomo stanco sulla panchina merita un mazzetto di fiori, il cane incrociato per sbaglio, la mamma al rientro, il fratellino sul passeggino. Il mondo ritrova finalmente ogni sfumatura colorata.
Le parole non servono
A volte le parole non servono, scrivevo, perché i disegni e la storia da soli riescono a raccontare, descrivere e donare al lettore quella speranza viva di cui tutti abbiamo così bisogno. Fiori di città è un bellissimo libro da assaporare con calma, pagina dopo pagina, e riprendere per catturare ogni singolo dettaglio, ogni messaggio. Da condividere, perché un tale inno alla vita deve trovare posto in ogni casa.
I libri finalisti del Premio Andersen 2021
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2021:
- C’era una casa a Mosca di Alexandra Litvina, Anna Desnitskaya – traduzione di Lila Greco, Donzelli – finalista miglior libro 9-12 anni.
- Che paura, nonno! di James Flora – traduzione di Marina Pirulli, Cliquot- finalista sezione Miglior libro 6-9 anni.
- Gli inadottabili di Hana Tooke – illustrazioni di Ayesha L. Rubio – traduzione di Giulia De Biase, Rizzoli – finalista sezione Miglior libro oltre i 12 anni.
- Insieme di Taro Miura, Fatatrac – finalista sezione Miglior libro 0-6 anni.
- Io sono foglia di Angelo Mozzillo – illustrazioni di Marianna Balducci, Bacchilega – finalista sezione Miglior libro 0-6 anni.
- Jip e Janneke – Amici per sempre di Annie M. G. Schmidt e Fiep Westendorp – traduzione di Valentina Freschi, LupoGuido – finalista sezione Miglior libro 0-6 anni.
- L’ombra di ognuno di Mélanie Rutten – traduzione di Sara Saorin, Camelozampa – finalista sezione Miglior libro 6-9 anni.
- Murdo di Alex Cousseau – illustrazioni di Éva Offredo – traduzione di Simone Barillari, L’ippocampo Ragazzi – finalista sezione Miglior libro 6-9 anni.
- Passeggiata col cane di Sven Nordqvist, Camelozampa – finalista sezione Miglior libro senza parole.
Review Overview
Storia
Leggibilità
Illustrazioni
Prezzo
Poetico
Un bellissimo albo, poetico, capace di raccontare senza mai fare rumore. Narrare, in silenzio.